II Convegno Nazionale Numismatico
In Sanctorum Nummis Effigies
Il Secondo Incontro Culturale Numismatico nel Parco Nazionale del Gargano In Sanctorum Nummis Effigies si propone di contribuire alla migliore conoscenza dei santi raffigurati sulle monete italiane medievali e moderne.
Le monete sono state il primo manufatto di produzione di massa e strumento di comunicazione a larga diffusione, destinate per loro stessa natura a circolare e diffondere messaggi e informazioni anche oltre gli stessi confini territoriali controllati dalla autorità emittente. L’iconografia delle monete merita pertanto particolare attenzione. L’immagine impressa sulla moneta aveva, ed ha, un valore determinante non solo perché senza questo elemento non vi era, e non vi è, moneta ma anche perché l’immagine esprime i segni dell’autorità emittente ed è frutto di una scelta politica ufficiale.
Oggi le indagini sull’iconografia delle monete sono in pieno sviluppo e pertanto il tema di questo importante evento culturale si pone come momento di riflessione, foriero di sviluppo. L’Incontro si prospetta utile non solo ai numismatici, ma anche agli studiosi di altri ambiti disciplinari interessati ad indagare la diffusione di culti locali o di pratiche devozionali di particolari iconografie. Non solo questo però, giacché le immagini di santi furono apposte sulle monete anche in occasione di conflitti religiosi o per avvallare conquiste e usurpazioni, sicché si cercherà, per quanto possibile, di risalire ai motivi culturali e politici della loro adozione.
I santi hanno svolto un ruolo di identità locale come fondatori della civitas cristiana. Le comunità cittadine si riunivano attorno alle loro reliquie cercando protezione, dedicavano loro chiese, li celebravano in affreschi e cicli pittorici, dedicavano loro particolari festeggiamenti che scandivano il tempo. Imperatori e re hanno venerato santi dinastici (gli Angioini per san Luigi) e i potenti che si sono alternati di volto in volta hanno legato un Santo particolare ad eventi storici significativi.
Le monete, suprema espressione della sovranità e del potere, quale espressione di elemento di identificazione delle città e delle autorità emittenti, mostrano immagini di santi, anche in modi assai difformi.
Le immagini dei Santi possono comparire con diversa frequenza sulle monete di diverse Zecche dell’Italia medievale, ma in alcuni casi ne costituiscono l’elemento identificante assoluto. Per queste considerazioni il convegno IN SANCTORUM NUMIS EFFIGIES si propone di offrire oltre alla esaustiva catalogazione della presenza dei santi sulle monete coniate dalle Zecche Italiane nel Medioevo (circa 200 Santi per 130 Zecche), anche una revisione critica delle rappresentazioni, rigettando le facili attribuzioni. Verranno tracciate non solo le linee di una interpretazione storica complessiva del fenomeno, utile a definire le modalità e le motivazioni politiche, religiose ed economiche che hanno determinato di volta in volta e nei diversi contesti storici le opzioni tipologiche e le scelte iconografiche, ma si proporranno con maggiori informazioni le scelte che nelle diverse circostanze sono state alla base della preferenza accordata ad un particolare Santo: tradizione, eventi catastrofici, miracoli. I santi come palladio delle città, delle comunità locali, delle libere associazioni, furono un fenomeno che coinvolse nel Medioevo l’intera Europa, ma in Italia sede del vescovo di Roma (il Papa) fu un fenomeno del tutto particolare. In Italia in alcune città i Santi patroni sin dal Medioevo sono più di uno (BARI: San Nicola, San Sabino e la Vergine Odegitria) e per contro i singoli Santi sono stati adottati quali particolari protettori di diverse categorie sociali (Sant Eligio protettore dei maniscalchi, degli orefici, dei veterinari, dei garagisti, dei netturbini, dei carrettieri e dei numismatici).
Le relazioni che saranno presentate in occasione del convegno non riguarderanno solo le monete italiane, ma anche emissioni non nazionali, cercando in tal modo di valutare l’uso delle immagini dei santi in un contesto europeo, ponendo ben in evidenza le incontestabili radici cristiane dell’Europa. Una visione ancora più ampia si avrà anche con la presentazione di relazioni in cui saranno presi in esame anche i sigilli ufficiali.
Il programma, non ancora definito nei più minuti dettagli, prevede nel pomeriggio del giorno 4 ottobre 2019, dalle ore 16:00, nell’Auditorium “Peppino Prencipe” del Polo Culturale del Comune di Monte Sant’Angelo, il saluto delle Autorità a cui farà seguito la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica.
Alla fine della cerimonia di premiazione del Premio “Biblionumis” sarà tenuta la relazione introduttiva dell’evento dal professore Domenico Lassandro, già ordinario di Letteratura latina tardoantica nell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro: Gli imperatori romani di tarda antichità: da Costantino (l’effigie del monogramma cristiano sul labaro) a Teodosio (l’effigie di Sant’Ambrogio nella basilica milanese).
Il giorno 5 ottobre 2019, nella stessa sede, alle ore 9:00 si inizieranno le relazioni congressuali che saranno presentate secondo i più moderni indirizzi scientifici.
Conduttore e moderatore di tutto l’evento culturale sarà il professore Aldo Luisi, già ordinario di Lingua e Letteratura Latina all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, a cui nel 2018 per meriti scientifici è stato conferito il Premio “Biblionumis”. Fra i relatori il professor Giancarlo Alteri, direttore del Medagliere Ambrosiano della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il professor Bruno Callegher, ordinario di numismatica all’Università di Trieste, il professore Antonio Iurilli, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Palermo, la professoressa Emma Angelini, ordinario di Chimica al Politecnico di Torino, la professoressa Immacolata Aulisa, ordinario di Storia del Cristianesimo antico all’Università di Bari, il professore Giuseppe Colucci, presidente del Circolo Numismatico Pugliese (sezione della Società di Storia Patria per la Puglia). A loro si affiancheranno il dottor Michele Chimienti, vicepresidente dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici, il professor Michele Asolati del Dipartimento dei Beni Culturali, Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica della Università degli Studi di Padova, la dottoressa Cristina Crisafulli, conservatrice delle collezioni numismatiche del Museo Civico Correr di Venezia, la dottoressa Valeria Vettorato, conservatrice del Medagliere del Museo Bottacin di Padova, il dottor Valerio Giovanni Moneta, autore di uno ampio studio sulle immagini dei santi sulle monete, il dottor Luca Lombardi della Società Numismatica Italiana, il professore Marcello Mignozzi della Università degli Studi di Bari Aldo Moro e poi gli organizzatori e direttori scientifici dell’Incontro: il dottor Domenico Luciano Moretti, presidente del Centro studi storico Archeologici del Gargano e il dottor Giuseppe Ruotolo, presidente della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica. Per la conclusione dei lavori interverranno il professore Giovanni Gorini, emerito presso l’Università degli Studi di Padova e il professore Andrea Saccocci dell’Università degli Studi di Udine.
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In Sanctorum Nummis Effigies è organizzato grazie al contributo economico dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, del Ministero per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo, e del Comune di Monte Sant’Angelo