Ypια 2 – G. Bertelli, D.L. Moretti (a cura di), La Porta di Bronzo della Reale Basilica Palatina di S. Michele in Monte Sant’Angelo di Giovanni Tancredi, ristampa anastatica con aggiornamento scientifico
Il nuovo volume curato da Gioia Bertelli e Domenico Luciano Moretti usa come pretesto la ristampa anastatica del libro del 1938 di Giovanni Tancredi sulla porta di bronzo (in realtà oricalco) del santuario micaelico di Monte Sant’Angelo per realizzare nuovi studi sul manufatto e sull’intero contesto monumentale.
Costruita in un atelier a Costantinopoli e donata al santuario garganico nel 1076 dal nobile Pantaleone d’Amalfi, la porta è diventata nel tempo parte integrante dei culti del pellegrinaggio micaelico.
In questo volume viene fatto lo status quaestionis sulla porta, aggiornando scientificamente il libro del 1938, ormai obsoleto. Il libro si concentra anche su altri aspetti poco noti del portale, come i leoni reggibattaglio o gli affreschi al di sopra della porta. Un testo definitivo sulla porta bizantina che si conclude con lo splendido restauro virtuale della porta che ci mostra come doveva essere lucide et clare non appena arrivata dalla capitale d’Oriente.
150 anni fa nasceva a Monte Sant’Angelo Giovanni Tancredi. Nel 1938 pubblicava un utile libricino sulla porta di bronzo del Santuario micaelico. Per onorare la ricorrenza, Gioia Bertelli (Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’) e Domenico Luciano Moretti (Università Alma Mater Studiorum di Bologna – Centro Studi storico-archeologici del Gargano) hanno unito le forze per curare un volume con la ristampa anastatica del testo di Tancredi e il suo necessario aggiornamento scientifico.
A una breve premessa a firma di Moretti segue uno studio del medesimo autore che ricostruisce le tappe della formazione di Tancredi, il suo legame con Monte e col suo Santuario e il contesto culturale nel quale maturò la scelta di realizzare il suo scritto dedicato alla porta di bronzo. Di seguito è inserita la ristampa anastatica del testo in questione. A Gioia Bertelli è affidato il testo critico con l’analisi del manufatto alla luce degli studi più recenti e dei restauri del 2015/2016. Le informazioni storico-artistiche vengono unite ai dati emersi dalle indagini archeometriche, che tra le altre cose hanno dimostrato trattarsi di un’opera in oricalco e NON in bronzo.
La porta, realizzata in una officina di Costantinopoli intorno al 1070, viene quindi spiegata, formella per formella, da Moretti, che dopo aver realizzato nuovi apografi delle iscrizioni ne presenta trascrizione e traduzione, per poi commentare le singole scene.
È poi la volta di un breve studio di Marcello Mignozzi (Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’) sui leoni reggibattaglio della porta, seguito da un contributo più corposo a firma del medesimo autore sull’apparato pittorico inedito del Santuario, in molti casi relativo alle porzioni parietali che circondano la porta.
Le lucide conclusioni di Gioia Bertelli sono impreziosite dallo straordinario restauro virtuale della porta bizantina (a cura di Maria Potenza, dell’Università di Bari), che permette di visualizzarla per come era stata concepita in età medievale.
Completano il lavoro una ricca bibliografia e l’utile indice analitico dei nomi.
Un testo ricco, imperdibile, analitico e mai tedioso, ricolmo di curiosità e con un apparato fotografico di altissima qualità, tutto a colori, per avvicinarsi a un manufatto straordinario, che spesso passa inosservato e che, invece, grazie a questo libro torna a brillare.